LA NOSTRA CASA E LA SUA STORIA

La nostra casa è stata costruita nel 1904, dal bisnonno Olindo e da sua moglie Giuseppina.

In un angolo delle fondamenta fu murata una bottiglia che conteneva una serie di monete dell'epoca, un santino della Madonna e un breve scritto che ricordava l'evento.

Nel tempo, unitamente all'albergo, questi muri hanno ospitato una piccola drogheria con latteria e decine di bambini che venivano a lezione dalla nostra bisnonna che era maestra elementare; fra i tanti, don Giovanni Fornasini e il giornalista Enzo Biagi.

Le lezioni si tenevano in un grande salone, "il camerone", con ingresso sul giardino;Pianaccio, infatti, non aveva ancora una scuola.
Nel pomeriggio, le bambine ritornavano per imparare a ricamare.

Così, nella sua casa, la maestra insegnava durante l'inverno e cucinava durante l'estate.

L'attività dell'albergo fu sospesa con la guerra.
Negli anni del boom economico, lo stabile diventa una piccola pensione estiva, a conduzione familiare, gestita dai nostri genitori, Benito e Giuseppina.

Il nome, "Pensione Pizzetto", è lo stesso scelto da nostro nonno Luigi negli anni venti.
Inaugurata nell'estate del 1963, nel 1967 viene premiata con medaglia d'oro, assegnata dalla Camera di Commercio di Bologna (foto).

Con la trasformazione in tre piccoli appartamenti, negli anni '80, ha inizio l'attività del Residence.

Amiamo moltissimo la nostra casa col suo giardino; alcuni mobili e oggetti che troverete nelle stanze parlano della sua storia, tracce della nostra famiglia e del lavoro dei nostri genitori che hanno creduto tanto nel Pianaccio, scegliendo di non lasciarlo mai.

Vi auguriamo un buon soggiorno.

Italo e Manuela Biagi

IL PIANACCIO

Scegliere di vivere una vacanza al Pianaccio, per lunga o breve che sia, da qualche tempo, si presenta come una scelta impegnativa.

Da pochi anni ha chiuso la drogheria dell'Anna che, come usa qui in montagna, vendeva di tutto: i quotidiani, il pane fresco, il formaggio pecorino, lacci per gli scarponcini, brillantina Linetti, qualche limone, ...e il Sidol per pulire il rame, che in ogni casa c'è un pentolino da lucidare.

I telefoni cellulari ricevono segnale qua e là e la cabina telefonica è stata disattivata.

Dopo qualche tempo, non vi stupirà più vedere persone che, sempre allo stesso orario, affacciate sempre alla stessa finestra, telefonano: chiamano i parenti e gli amici dall'unico punto della casa da cui riescono a farlo.

Abbiamo la messa quando si può: don Racilio viene da Lizzano e il medico si presenta una volta alla settimana.

Anche tenersi informati, in questo che è il paese di un grande giornalista, richiede l'impegno di un viaggio al capoluogo, ogni mattina, per andare a comperare un giornale.

Ma il Pianaccio è speciale e lo capirete presto.

E' un paesino che ha una grande dignità. Sempre. Anche in inverno, quando i camini che fumano non sono più di dieci, quando il tempo è terribile e sulla neve delle stradine non si vede una pedata per l'intera giornata.

Non troverete cartacce e se le troverete, non appartengono al paese: qualcuno le ha portate fin quassù. Vedrete com'è bella la nostra chiesa, che una signora di nome Franca, lucida e pulisce come fosse casa sua.

La nostra acqua non teme confronti e sgorga giorno e notte dalle fontane che trovate in ogni angolo del paese. Andare a riempire la brocca, prima di sedersi a tavola, è un'abitudine che conquista tutti e, quando tornerete a casa, vi mancherà.

Questo verde, che sovrasta ogni cosa e ogni pensiero, che sembra franarvi addosso da un momento all'altro e che abbraccia il nostro piccolo camposanto, è l'eccellenza di questa vallata e saprà regalarvi un'emozione ad ogni ora della giornata.

Se ogni tanto vi ricorderete di alzare lo sguardo, forse avrete la fortuna di vedere il volo di un falco o un bel nuvolone che se ne va verso Bologna…e quando arriva il buio, la prima stella che brilla.

Sempre lì, sopra il monte Fabuino.

Benvenuti al Pianaccio.

Residence " IL PIZZETTO " | Via Maggiore n° 13 | 40040 | Pianaccio (BO)

cell. 349 865 54 70 | mail: benibiagi29@gmail.com - Manuela Biagi